MPX per la sicurezza di uno stabilimento chimico in Giappone

Negli stabilimenti chimici vengono lavorate materie prime derivate dal petrolio, acidi, sali, ecc. e trasformate in prodotti finiti, tipo farmaci, detergenti, prodotti per l'agricoltura, per l'industria della plastica, le automobili, l'alimentare, il tessile, la cosmetica e altro.
Le sostanze sono generalmente contenute in serbatoi cilindrici verticali, ubicati all'aperto, sotto tettoie o al chiuso in magazzini. Le sostanze allo stato gassoso vengono tenute in serbatoi o bombole sotto pressione.
Una fuoriuscita di liquido volatile, o gas liquefatto, infiammabile o tossico da un serbatoio o da una tubatura di trasporto può dar luogo inoltre allo sviluppo di una grande quantità di vapori che con un adeguato innesco, può esplodere o incendiarsi. È necessario per questa tipologia di impianti adottare severe misure di prevenzione e sicurezza.
Per garantire il massimo della sicurezza e protezione delle persone e degli asset di proprietà lo stabilimento chimico di Kawasaki in Giappone ha scelto le telecamere antideflagranti MAXIMUS MPX
In questa installazione le telecamere della serie antideflagrante MAXIMUS MPX sono state scelte per riprendere e individuare situazioni anomale e potenzialmente pericolose per cui è necessario un tempestivo intervento. Le speciali telecamere termiche MPXT uniscono il vantaggio di allertare in caso di temperature troppo elevate che si vengono a creare all'interno dei serbatoi.
E non solo: l'occhio virtuale di MPX è in grado di visualizzare e controllare ininterrottamente processi industriali che si svolgono negli ambienti saturi di fumi tossici o temperature troppo elevate per le persone, fino a 60°C. Trattandosi di apparecchiature che presentano circuiti elettrici, non tutte le telecamere possono essere installate in ambienti potenzialmente esplosivi come gli stabilimenti chimici.
Infatti speciali telecamere Videotec MPX a prova di esplosione sono state progettate e certificate per non creare deflagrazioni, impedendo la fuoriuscita dalla custodia di eventuali scintille o lo sviluppo di calore superficiale eccessivo. Per ottenere le certificazioni necessarie questi dispositivi sono stati sottoposti a severi test da parte di enti esterni qualificati per garantire l'ottemperanza alle norme internazionali relative ai prodotti destinati all'impiego in zone a rischio di esplosione (Zona 1 e 2, Gruppo IIC T6 (Gas), e in Zona 21 e 22, Gruppo IIIC T85°C (Polveri)).
L'acciaio inox AISI316L, usato per la loro costruzione, coniuga robustezza e resistenza alla corrosione causata dagli agenti chimici atmosferici derivati dai processi di lavorazione, normalmente presenti in questi ambienti.
Nello stabilimento alcune telecamere sono installate in luoghi non facilmente raggiungibili con conseguenti difficoltà e costi di gestione degli interventi in loco.
La necessità di interventi diretti sull'unità è praticamente assente per le telecamere MPX che non necessitano di manutenzione dopo l'installazione e sono configurabili e upgradabili da remoto. Inoltre il tergicristallo, fornito di serie, abbinato al serbatoio lavavetro certificato a prova di esplosione, garantisce la perfetta pulizia del vetro frontale azionabile da remoto.
L'impianto di videosorveglianza di questo stabilimento chimico progettato con prodotti di alta qualità e affidabilità, quali le telecamere della serie MAXIMUS MPX, ha dimostrato con successo di poter ridurre il potenziale di rischio di eventi indesiderati, contribuendo alla protezione di persone e asset, alla salvaguardia della salute e dell’ambiente.
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